lunedì 12 settembre 2011

Il 'canto d'ingressa' o più pomposamente 'l'editoriale': Perchè 'la Malinpeggio'?

Non sono mai stato 'tenutario' di un Blog. Ai miei tempi la parola 'tenutario' - al femminile - era usata ad indicare le tenutarie appunto di un bordello: donne più o meno scollacciate che esaurita cogli anni la propria avvenenza, stavano dietro una cassa a riscuotere il controvalore di una 'marchetta'. La cosa comunque mi sta bene perchè un tempo facevo 'il pubblicitario'. "Che relazione ha un bordello, con l'essere un pubblicitario?", direte voi. Ce l'ha! Parecchio tempo fa un pubblicitario francese - certo Seguela - (con l'accento sulla 'a') sentenziava: "Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario, lei mi crede pianista in un bordello!" Questo avveniva prima che quella nobile professione, rivestita di marketing, di complesse strategie, e di un dizionario pieno di significati astrusi (per capirci solo tra di noi della confraternita), divenisse una specie di scienza dell'occulto. Torniamo dunque alla 'Malinpeggio'. Sono stato parecchio in dubbio sulla denominazione da dare a questo blog. Secondo le mie intenzioni, e le finalità che dovrebbero dar corpo al suo futuro, mi era venuto in mente un vecchio giornale francese: "Le canard encheinè" (più o meno 'l'anatra incatenata'). Il sottotitolo del divertente giornale satirico recitava, per definirne i caratteri, "Journal bete et mechant" (giornale bestia e cattivo). Io avevo le stesse intenzioni, con maggiore umiltà e con limiti territoriali più contenuti della testata francese. Il problema consisteva nel come traslare quel titolo nel colorito dialetto Gradese, visto che ho la fortuna-sfortuna di vivere nella cosiddetta Isola del Sole. Poi vedremo perchè ho detto 'fortuna-sfortuna', avremo tutto il tempo. Pensa e ripensa ne avevo trovato uno non male: "Al Corcal Ligao'. Ma poi ho riflettuto. Se volevo allargare uno scenario che non fosse prettamente Isolano, quel titolo risultava riduttivo. Sono tornato a pensare e mi è venuto in mente quello strano attrezzo dei muratori e dei...tombaroli laziali. "Perfetto - mi sono detto - visto che in Italia (e non solo) ogni giorno, per una ragione o per l'altra, è peggio del precedente, quale titolo migliore?" La 'malinpeggio', per chi non la conosce, è un attrezzo simile ad un  piccone, solo con due differenze: ha il manico parecchio più corto (idoneo agli scavi in galleria dei tombaroli etruschi), e ha due punte a taglio ambedue, solo con orientamenti diversi, uno a taglio verticale e uno a taglio orizzontale (a differenza del piccone normale che ha una punta a taglio e una a punta) . Ne risulta un aggeggio che se sollevato con troppa noncuranza ti fa un bel taglio in fronte, e se abbassato senza reticenze ti priva dei...gioielli di famiglia! Di male in peggio per l'appunto! Ed ecco il titolo.